Arredare una casa per la prima volta o cambiare totalmente l’aspetto delle nostre stanze dopo anni di convivenza con gli stessi mobili è sempre un momento di grande creatività che richiede cura e pazienza. Gli stili tra cui scegliere sono pressoché infiniti, le alternative sono così tante che a volte non si sa nemmeno da dove cominciare, ma l’importante rimane rispettare il proprio gusto e la propria personalità.
Sebbene possa sembrare un elemento puramente decorativo e di conseguenza un po’ secondario, esiste un pezzo di arredamento che può completamente stravolgere una stanza, in meglio o anche in peggio: sto parlando del tappeto.
La tradizione dietro alla sua realizzazione è antica, ma il tocco di eleganza che può donare a qualsiasi ambiente è sempre nuovo. Anche in questo caso ne esistono di tutte le fogge, confezionati in materiali diversi, con mille sfumature di colori possibili, ma l’articolo di oggi si vuole concentrare sui tappeti più popolari e spesso maggiormente pregiati in commercio: i tappeti orientali.
Tappeti da molto lontano
Questi preziosissimi manufatti hanno una storia molto antica.
Per quanto concerne i tappeti persiani, forse i più celebri e apprezzati della grande famiglia della tappezzeria, si dice che risalgano addirittura all’epoca in cui le popolazioni nomadi attraversavano l’Asia Centrale. Queste avrebbero iniziato ad annodare tappeti per proteggersi dai freddi inverni in un primo momento, e poi al fine di fabbricare le proprie tende ed ornarle, fino ad utilizzarli per la preghiera. La versatilità e la facilità di trasporto di un tappeto si prestava perfettamente, infatti, per tutti questi usi. La Persia, un territorio più o meno sovrapponibile al moderno Iran, diviene presto la culla più florida di questa antica arte, ma non è di certo l’unico centro.
Un’altra forte influenza arriva direttamente dal sud est Asiatico, poiché tra il tardo 1500 e l’inizio del 1600 si data anche la nascita della tradizione indiana. Sebbene questa abbia conosciuto un periodo di stallo sotto la dominazione inglese, dalla dichiarazione d’indipendenza, in India si assiste alla rinascita di questo tipo di artigianato con risultati encomiabili.
L’utlima importante storia che ci teniamo a presentarvi, invece, trova il suo teatro nel Caucaso, dove i tappeti geometrici sono il fiore all’occhiello di questa espressione artistica, sia nei pezzi antichi che su quelli moderni.
Sì, perché acquistare un tappeto orientale non vuol dire sempre necessariamente spendere un elevato budget per un pezzo di antiquariato: esiste la possibilità di possedere pezzi unici ma squisitamente moderni. Andiamo a conoscerli!
Tappeto orientale non è sempre sinonimo di antico
Il fascino di un pezzo antico è unico per tutta la storia e la cultura che porta con sé, questo è innegabile. Ma per chi non ha paura di osare e vuole abbinare qualcosa di insolito al proprio arredamento contemporaneo, esistono tappeti orientali moderni che saranno un’aggiunta perfetta per molti tipi di stanza. Si adattano al design scandinavo come a quello industriale, ma nessuno vieta di creare un bel contrasto con un arredamento assolutamente classico, anzi.
Queste evoluzione in chiave moderna dei tappeti della tradizione (soprattutto persiana) possono donare effetti davvero unici e peculiari alla vostra casa, grazie ai disegni distrutturati e ai materiali assolutamente pregiati: non vi resta che provare per credere.